Le torri, le porte e le mura medievali della città di Oristano
72 Figura 54. Roma, Biblioteca Vaticana, progetto ammodernamento circuito murario di Rocco Cappellino Le mura iniziano lentamente a sgretolarsi, i fossati si riempiono di fango e vegetazione palustre, i canali ormai trascurati non assicurano il corretto deflusso delle acque. Oristano vede decadere il suo sistema difensivo sino alla metà del Cinquecento, quando un temibile avversario esterno si affaccia a minacciare il suo golfo e le coste dell’intera isola. Le agili flotte barbaresche spadroneggiano in tutto il Mediterraneo, compiendo rapide e devastanti incursioni sulle coste della Spagna, Sardegna, Sicilia e nell’Italia centrale e meridionale con l’unico obiettivo di saccheggiare, distruggere e catturare schiavi per i ricchi mercati di Algeri, Tunisi e Tripoli. Il nome del Barbarossa, talvolta pirata, talvolta corsaro, talvolta ammiragliodella flotta turca diventa
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