Le torri, le porte e le mura medievali della città di Oristano
65 e possiede una forma squadrata e sempli- ce paragonabile alla viterbese e duecente- sca torre di San Biele . Il marchese Antonio Cubello non la- scia eredi diretti, pertanto per diritto di successione in linea maschile viene nomi- nato il fratello Salvatore. Il terzo marche- se di Oristano viene anch’esso educato alla corte di Barcellona, e trascorre buona parte della sua esistenza quale uomo d’ar- me al servizio di Alfonso V. Non solo combatte per il sovrano nel- le guerre di Castiglia e Sicilia, ma anche nelle imprese nordafricane di Tunisi e Gerba, per condividere personalmente la prigionia con lui dopo la rovinosa batta- glia navale di Ponza del 5 agosto 1435, dove la flotta genovese prevale e cattura tali illustri prigionieri. 52 Dopo la liberazione, per la quale inter- viene direttamente il fratello Antonio, 52 Cfr Zurita y Castro J., Anales de la Corona de Aragòn , a cura di A. Canelles Lopez, Istitucion Fernando el Catolico, 2003., Lib. XIV, cap.LXXVII. Salvatore Cubello ritorna in Sardegna per governare i feudi materni del Mandrolisai e della Barbagia di Ollolai, ai quali si uni- scono successivamente quelli di Parte Barigadu e Parte Ozieri donategli da Alfonso V. Sposa la nobile Caterina di Centelles dei conti d’Oliva e guida il marchesato di Oristano sino alla sua morte sopravvenu- ta nel gennaio 1470. Un bando pubblico dato in Oristano proclama quale legittimo successore il ni- pote Leonardo Alagon, ma tale procla- mazione viene contrasta dal viceré Nicolò Carroz che rivendica per sè il marchesato Figura 45. Viterbo, Torre San Biele (fronte) Figura 46. Viterbo, Torre San Biele (retro)
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