Le torri, le porte e le mura medievali della città di Oristano

64 retro [ Fig.45 ] ed un arco ogivale sul fron- te [ Fig.46 ]. Tale paragone viene effettuato a conferma che le torrette superiori non sono una esclusiva pratica edificatoria del XIV secolo. A questo accostiamo un altro termine di paragone con la cittadina di Montecolognola (PG), e in particolare con le strutture del suo borgo fortificato, posto anch’esso sotto il patronato di Santa Maria Assunta in Cielo. Le mura e le torri vengono edificate alla fine del XIII secolo in seguito a delle forti contrapposi- zioni con l’ordine dei cavalieri gerosolimi- tani presenti con un loro castello. Pur es- sendo un piccolo borgo, le mura presentano una similare opera mista e le torri possiedono archi ogivali nelle porte [ Fig.47 ] e strutture anch’esse assimilabili nella foggia a quelle oristanesi [ Fig.48 ]. Questo paragone fa nascere un ipote- tico interrogativo: l’importante presenza della commenda gerosolimitana di Sette Fontane nel Giudicato d’Arborea, unita a elementi difensivi di tipo crociato, archi ogivali, torri con sopralzi, fossati e barba- gana pisani, cunicoli sotterranei per col- legamento e deflusso delle acque di tipo romano-bizantino orientale (ancora av- volti da un’aura di leggendario mistero), non possono essere il frutto di maestran- ze pisane legate all’ordine dei cavalieri di San Giovanni in Gerusalemme con i quali Mariano II era in contatto? e ad essi può essersi rivolto per dotare le mura cittadine dei più avanzati metodi di difesa dell’epoca? Lasciamo tale interrogativo per ritor- nare alla torretta di San Cristoforo, per la quale proponiamo non una costruzione ex novo, bensì un’opera di restyling delle sue forme originarie per poter accogliere con grazia ed eleganza la grande campana bronzea secondo i gusti architettonici del periodo [ Fig.49 ]. Purtroppo non posse- diamo fotografie della torre di San Filippo quando era ancora integra, ma dai raf- fronti emergenti nei disegni del Garovaglio [ Fig.50 ] e del Cominotti [ Fig.51 ] notiamo che la sua torretta non possiede le eleganti rastremature che slan- ciano la forma della torretta San Cristoforo. Infatti San Filippo è dotata di un semplice campanile a vela duecentesco che può accogliere una piccola martinella, Figura 44. Viterbo, Torre Bella Galiana

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