Le torri, le porte e le mura medievali della città di Oristano
46 Figura 32. Chiesa di San Nicola di Gurgo (disegno Alfonso Garovaglio). Su concessione del Castello Sforzesco Milano, Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli (Aut. prot. n. CB 2018/124 del 20/09/2018). Vietata la riproduzione Appositi studi demografici stimano per Oristano una popolazione compresa tra gli otto e i dodicimila abitanti sino alla metà del Trecento, dopo tale termine le ondate successive di peste e la guerra contro la Corona d’Aragona ridurrà la ci- fra a circa cinque-seimila sugli inizi del secolo successivo. 35 Durante gli ultimi anni del suo regno, Mariano II vede crescere la sua città in edi- fici, attività e popolazione in un progressi- vo sviluppo che la porta a diventare il ful- cro delle vicende politiche isolane. Al dominus Sardiniae manca un ultimo tas- sello per completare il suo mosaico urbani- stico: un edificio che possa accogliere i suoi sudditi, accendere la loro immaginazione e alimentare così il loro fervore religioso. Tale tassello lo individuiamo nella costru- 35 Cfr. in riferimento Livi C., La popolazione in Sardegna nel periodo aragonese , in Archivio Storico Sardo Vol..XXXIV, 1984, pp.23-129; Mele M. G., Oristano giudicale, topografia e insediamento , CNR, Cagliari 1999, p.248; Fois B., L’insediamento umano nella Sardegna meridionale in età giudicale (secc XI-XIV) , a cura di MEFRM, n.113, Creative Commons 2001, pp.27-39. 36 Cfr. Devilla C., Il convento francescano di Oristano e i suoi cimeli , Pascuttini, Oristano 1927, pp.6-7. zione del convento di San Francesco che la tradizione documentaria vuole consacrato nell’anno 1292. Il primo nucleo di una co- munità francescana è attestato ad Oristano sin dal 1253, ma nel complesso benedetti- no di San Nicola di Gurgo al di fuori dell’a- bitato [ Fig.32 ], sito dal quale i frati si tra- sferiranno al completamento del loro nuovo convento intra muros. 36 I francescani portano un’aria nuova in città: da un punto di vista architettonico con l’introduzione dello stile gotico, più verticale nelle altezze e snello nelle strut- ture, da quello spirituale con una regola di vita molto più vicina alle esigenze mo- rali e materiali della popolazione. Saggiamente i frati non abbandonano gli antichi riti popolari nel trasferirsi di sede: i culti bizantini di San Basilio, della Santa
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