Le torri, le porte e le mura medievali della città di Oristano
32 secolo Pontixeddu, Scarajoni e Concias, 22 a questi si aggiungono numerosi piccoli ac- quitrini e tre paludi denominate Ceas in direzione Nord-Ovest, Sud e soprattutto Est: ovvero Cea Cuccu, la più estesa e l’ulti- ma in ordine di tempo ad essere prosciuga- ta. Attualmente è conosciuta con il nome di piazzaMariano IV, dove emerge l’elegan- te monumento in bianco travertino dedica- to ai militari oristanesi caduti durante la I Guerra Mondiale [ Fig.21 ]. Un ampio fossato o vallum viene scava- to per proteggere il perimetro urbano, ali- mentandosi con le acque degli affluenti so- praindicati diventa in effetti un muro d’acqua difficilmente superabile per un eser- cito invasore. Al fossato principale si colle- gano dei fossati minori, denominati nei do- cumenti come fossos o barbacana. Si capisce meglio la funzione dei fossos grazie al fatto 22 Riferimenti a tali affluenti del fiume Tirso si possono trovare in Virdis M., Il condaghe di Santa Maria di Bonarcado , Illisso, Nuoro 2003; Fara G.F., De Chorographia Sardiniae , a cura di E. Cadoni, Gallizzi, Sassari 2000; Atzori M.T., Brogliaccio del convento di San Martino di Oristano , Scuola Tipografica Benedettina, Parma 1956; Id., Il condaxi cabrevadu , Società Tipografica Editrice Modenese, Modena 1957. che si trovano iuxta muros, ovvero vicino alle mura, e ancora più dettagliato è il secon- do termine di origine toscana. I barbacana, da non confondersi con il termine cinque- centesco barbacane che ritroveremo più avanti, sono un complesso sistema di fossati e camminamenti che occorrono per mante- nere stabile il livello delle acque nel fossato principale durante l’estate, agire da troppo- pieno e farle defluire quando diventa eccessi- vo il loro volume durante l’inverno, e per- mettere sui loro bordi l’attraversamento dei cittadini residenti che evitano così un terri- bile pantano. Ma allo stesso tempo costitu- iscono un formidabile ostacolo per le mac- chine d’assedio che nonpossono avvicinarsi troppo alle mura per abbatterle, rendono impossibile ai genieri lo scavo di gallerie per farle crollare perché ovviamente si riempi- rebbero d’acqua, e si trasformano in una Figura 20B. Oristano, chiesa di San Sebastiano, quadro ex voto straripamento del Tirso
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy MjA4MDQ=