Le torri, le porte e le mura medievali della città di Oristano
22 Giudice d’Arborea trovandosi ancora in minore età sotto la tutela del Giudice di Cagliari Guglielmo di Capraia, il quale im- mediatamente gli associa sul trono il pro- prio figlio naturale Nicolò. Una precaria posizione che si delinea alla scomparsa del suo ingombrante tutore nel 1264, quando Mariano assume pienamente la guida del territorio arborense, liberandosi in seguito e senza troppi problemi della scomoda fi- gura di Nicolò di Capraia. Nel 1265 per intercessione della potente famiglia dei Donoratico diventa cittadino pisano, ed inizia una straordinaria attività politica che lo porterà a stringere legami con le più im- portanti figure di governo del periodo. Dalla Nuova Cronica redatta dal fiorenti- no Giovanni Villani agli inizi del Trecento, lasciata incompiuta per la morte dell’auto- 13 Cit. Barone Manno G., Storia di Sardegna , Tipografia Elvetica, Capolago 1840, Tomo II, Lib. VIII p.58. 14 Archivio di Stato Pisa, Spedali riuniti Santa Chiara , Registro n° 5, c.37r. re durante la celebre epidemia di peste del 1348, apprendiamo che Mariano II era: « uno dei più grandi e possenti cittadini d’I- talia, tenente in Pisa numerosa corte e co- dazzo di cavalieri, che seco lui rumoreggia- vano per quelle vie ». 13 In città possiede una casa-torre sita in capite ponte veteris , ed assume come procu- ratore dei suoi affari l’ambasciatore e uomo di legge Marzucco Scornigiani, una delle figure più rilevanti nel panorama di- plomatico italiano del Duecento. Tra il 1274 e il 1278 lo ritroviamo in Sardegna, dove oltre a governare i Giudicati di Arborea e Cagliari, conquista la maggior parte dei territori e dei castelli turritani, ed ottiene la nomina da parte del Pontefice a vicario generale del regno di Logudoro pro Sancta Romana Ecclesia. 14 Figura 12. Cabras (OR), chiesa di San Giovanni di Sinis
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