Le torri, le porte e le mura medievali della città di Oristano

113 Mura, fossati e barbacane Della grande fortificazione muraria me- dievale di Oristano realizzata tra il 1290 e il 1293, rimangono attualmente pochi tratti compresi tra la via Cagliari, via Solferino, via Diego Contini e via Mazzini. Il tracciato si estendeva per circa due chilometri lineari, ma nel corso dei secoli per mancanza di re- stauri e manutenzione venne a crollare in molti punti, sino alla definitiva espoliazione ottocentesca autorizzata per ricavare mate- riale da costruzione. Come abbiamo già analizzato la mura- tura possedeva uno spessore medio com- preso tra 1,50 e 2,50 metri (fig.100) , per un’altezza di circa 8 metri. L’opera mura- ria, visibile ancora oggi in tutte le porzioni superstiti (fig.101) , è composta da una mu- ratura a sacco rifinita con conci in arenaria di grandi dimensioni, estratti dalle cave del Sinis ancora attive sino alla metà del Novecento (fig.102) . Alcune opere di raf- forzamento del circuito vengono realizza- te dal Giudice Mariano IV, a partire dal 1353, in previsione delle offensive della Corona di Aragona. Di particolare interesse il tratto murario che si estendeva dalla torre di Portixedda verso la via Solferino (fig.103) , per il quale possediamo un rilievo catastale che consen- te l’esatta ricostruzione del tracciato (fig.104) . Infatti da esso si legge chiaramen- te che il muro si estendeva dalla porta per inserirsi in una falsa torre, ovvero unamura- tura in forma di torre che probabilmente fungeva da baluardo (fig.105) . Seguiva subito dopo una vera torretta (fig.106) , per far riprendere il tratto mura- rio lungo un buon tratto lineare sino all’in- troduzione in due torrette elevate a breve distanza l’una dall’altra, identificabili nell’at- tuale incrocio vico Giò Maria Angioy-via Solferino. Tale zona evidenzia il punto più elevato della strada, ed è probabile che in epoca medievale fosse transitabile: pertanto si può ragionevolmente ipotizzare una postierla con un presidio di guardia stabile, che giustificherebbe la posizione ravvicinata delle due torrette, a differenza della consue- ta posizione regolare delle torrette similari. Nel corso del XVI secolo l’intero siste- ma di fortificazioni versa in un grave stato di degrado, ma la minaccia di invasione ot- tomana impone urgenti lavori di fortifica- zione, quali avancorpi e barbacane (fig.107) che andranno a proteggere in al- cuni tratti una cinta muraria dotata sola- mente di un antico fossato. Figura 102. Particolare dell’arenaria di Porta San Mauro

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