Le torri, le porte e le mura medievali della città di Oristano
105 Figura 86. Disegno della torretta di via Mazzini 5. Le torri minori Se la città di Oristano in epoca altome- dievale fosse difesa da una cinta muraria non è dato saperlo con certezza. Tale opera viene sicuramente realizzata solo alla fine del XIII secolo, in un arco temporale com- preso tra il 1290 e il 1293. La grande linea di fortificazione ridisegna il perimetro della città e include ben 32 ettari complessivi di superficie [ Fig.86 ]. Nel robusto muro peri- metrale che si estende per 2 chilometri ven- gono inserite due possenti torri con relative porte in direzione Nord-Sud, due porte minori in direzione Est-Ovest, e 28 torrette che si innestano ad intervalli di circa 70 me- tri [ Fig.87 ]. Grazie alla pianta dell’ingegner Rocco Capellino, che nel 1557 presenta un progetto per adeguare le opere di fortifica- zione oristanesi alle moderne armi da fuo- co, è possibile ricostruire il percorso della cinta muraria urbana con le sue torri mino- ri. La torretta presente in via Mazzini è ora- mai l’unica superstite tra le originarie ven- totto e si trova oggi nel cortile di un’abitazione privata [ Fig.88 ]. Possiede una pianta quadrata e mostra la consueta tecnica muraria impiegata in tutte le fortifi- cazioni cittadine: una muratura a sacco in pietrame e malta, rifinita all’esterno con grossi blocchi in arenaria. La sua altezza in costruzione ex novo è stimabile tra i 9 e gli 11 metri, avendo la base esterna che si inserisce direttamente nel profondo fossato [ Fig.89 ], mentre quella interna si fonda sull’altimetria del perimetro cittadino. Tramite una rampa in laterizio [ Fig.90 ], tutt’ora presente nella sua opera originale, si consente l’accesso ai due piani superiori dotati invece di scala, pavimento e passo di ronda in travi lignee [ Fig.91 ]. In caso di as- sedio le merlature possono essere dotate di mantelletti temporanei quale protezione aggiuntiva per le milizie di guardia, ed è ve- rosimile la presenza di una tettoia in legno che possa proteggerle dagli agenti atmosferici. All’esterno della torretta di ViaMazzini si individuano alcuni rifacimenti operati nei secoli come la copertura e varie aggiun- te in laterizi, ma nonostante questo l’a- spetto della struttura è rimasto quasi inal- terato. In alcuni conci sono ancora visibili le buche pontaie, ovvero i fori praticati lungo la muratura per alloggiare i travetti delle impalcature durante la costruzione della torre. La gran parte della cinta mura- ria scompare tra la fine dell’Ottocento e il primo Novecento, per questo motivo la torretta rappresenta oggi in maniera asso- luta, un’unica e preziosa testimonianza del passato.
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