in ecclesia Sancte Marie de Arestano
dot tra il notaio Francisco Pisu nato e residente nella villa di Usellus, e Anna Francina alias Fuliada Piscanali y Cominu; rappresenta spaccati di un edificio chiesastico sormontato da una croce patriarcale, fatto che porta ad identificare la chiesa come sede arcivescovile, con sotto la scritta - parzialmente cancellata - Joannes Ma(ch)a anno a nati | Anno a nativitate Domini 1737 , realizzata con lo stesso inchiostro con cui è stato tracciato il disegno (fig. 1) . Sorprendente per l’infantilità della rappresentazione, il disegno in oggetto presenta una molteplicità di problemi di lettura e di interpretazione. Sembra riprodurre particolari idealizzati, forse non richiamanti la realtà concreta, ma ciò che di essa ha colpito l'attenzione dell'autore. Si possono identificare con pochi dubbi alcune parti della chiesa, probabilmente quelle che lo sconosciuto autore ha ritenuto essere più interessanti: in alto a sinistra una torre, quasi sicuramente la torre campanaria, come suggerisce la bicromia in linea con il corpo della chiesa, ai cui piedi sono state tracciate delle colonne, verosimilmente ancora presenti in situ alla fine del XIX secolo 7 , unite da una sorta di arcata; accanto alla torre, nella parte in alto al centro, è raffigurata una fiancata dell’edificio, o meno probabilmente l'abside, ripartita in tre ordini su quattro arcate; in basso il prospetto di quella che potrebbe essere la parte interna della chiesa, come suggerisce il tracciato del pavimento, con una “vista” sulle cappelle laterali. Di più difficile lettura risulta l’ultima parte del disegno, che, a differenza delle altre sezioni, non presenta particolarità tali da facilitarne l’interpretazione; questa parte del disegno sembra essere appena cominciata, un abbozzo non terminato. L’ipotesi iniziale della presenza di una seconda torre è stata esclusa dalla documentazione, potrebbe quindi trattarsi di una colonna o di un edificio non più esistente; spicca la base di grandi blocchi squadrati, evidentemente tanto grandi da colpire l’attenzione dell’autore al punto da doverli raffigurare, e la sfera superiore sormontata dalla croce patriarcale. Altro aspetto di difficile interpretazione è la sua datazione. È stato eseguito sicuramente dopo il 27 ottobre 1679, data dell’atto, e si potrebbe ipotizzare una data prossima al 1737, indicata in calce al foglio; in questo caso potrebbe trattarsi di un disegno eseguito a memoria, in quanto l’edificio era stato già demolito per far posto a quello che conosciamo oggi. 82 7 “La parte che si è conservata della Cattedrale di Torgodorio prova che era solida ed elegante; [...] che il corpo della chiesa aveva cinque navate, sostenute da quattro fila di colonne di marmo e di granito: un buon numero delle quali è ora gettato attorno al campanile [...]”. Cfr. S. A. S CINTU , Raccolta di memorie , op. cit. , p. 39. Per la segnalazione si rimanda all’articolo di N. Danieli nel presente volume, in particolare: Postilla .
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