in ecclesia Sancte Marie de Arestano

In una di queste trattative, l’Arcivescovo di Oristano 16 mise a segno il colpo del secolo, portando nella sua “squadra” nientemeno che Pietro Domenico Cerone. E chi era costui? Nato nel 1566 17 a Bergamo da una nobile famiglia oriunda, fu avviato alla carriera ecclesiastica e iniziò i suoi studi da cantore, probabilmente presso la cappella di S. Maria della sua città natale. Come ogni ragazzo del suo tempo, sognava di diventare uno Spagnolo, quindi colse al volo la possibilità di trasferirsi ad Oristano, ambendo, per sua stessa dichiarazione, ad approdare a Madrid. Luogo dove, effettivamente, giunse nel 1592 stabilizzandosi nella cappella reale di Filippo II prima e di Filippo III poi: la celeberrima Capilla Real Española , erede di quella Capilla Flamenca sull’abilità della quale litri d’inchiostro son stati versati. Lì ebbe modo di studiare largamente la musica iberica e i suoi massimi esponenti. E li studiò così tanto a fondo da esclamare pubblicamente che, sotto sotto, gli italiani erano molto più talentuosi. Soprattutto Palestrina. E la sua venerazione per il Maestro romano la vedremo nello specifico più avanti. Così, nel 1603 lo ritroviamo a Napoli, cantore della Chiesa della SS. Annunziata in attesa di quell’ordinazione sacerdotale che arriverà l’anno dopo. Nel 1609 è citato come insegnante di canto dei diaconi, ma lascerà l’incarico l’anno seguente per diventare uno dei tenori della cappella reale. E qua si stabilizzerà fino alla sua morte, sopraggiunta nel 1625. Della sua attività canora non ci sono arrivate recensioni. Probabilmente, visti gli incarichi, era un discreto tenore, ma nessuno si è mai prodigato per farci avere dettagli sulla qualità vocale. Piuttosto, il buon Pietro, decise di dare alle stampe, oltre a qualche manuale, un trattatello di 1160 pagine, 22 libri e 849 capitoli che ha per titolo El Melopeo y Maestro: tractado de musica theorica y pratica; en que se pone por extenso; lo que uno para hazerse perfecto musico ha menester saber; y por mayor facilidad, y claridad del Lector, esta repardido en XXII libros. 138 16 Non si conosce la data esatta dell’arrivo di Cerone ad Oristano. Il Bonu ipotizza che nell’ottobre 1588, trovandosi in Roma Antonio Canopolo per ricevere la nomina episcopale, incontrato il musicista, lo persuase a raggiungerlo nell’Arborea. Probabilmente potremmo trarre maggiori informazioni dall’Archivio Capitolare, se non fosse chiuso. Giampaolo Mele, in: Die ac Nocte, op. cit. , (nt. 66, p. 64) già preannuncia indagini in tal senso, avendo individuato a suo tempo delle piste fruttuose. 17 Informazioni biografiche tratte dal DEUMM, dal Dizionario Enciclopedico degli Italiani Treccani e dal New Grove’s Dictionary of Music and Musicians .

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