in ecclesia Sancte Marie de Arestano

modi: celebra i Vespri della vigilia dell’Epifania nel duomo e la Messa per la festa dell’Epifania davanti a tutti i padri conciliari 3 . Interviene al Concilio, fa sentire la sua voce come parte attiva della Chiesa Universale. Diventa un personaggio in vista guadagnando l’ammirazione del Pontefice. Ma per poco: nello stesso anno l’assise Tridentina viene sospesa e lui farà ritorno a casa, ove morirà due anni dopo. Per un Arcivescovo lodato, un altro è infangato. Ed è il caso di Gerolamo Barberàn che, per non voler dare il convento di S. Martino ai domenicani, si mise contro nientemeno che Pio V, arrivando a diventare protagonista delle bolle Sincerae devotionis affectus e Significavit nobis 4 . Errare humanum est, perseverare autem diabolicum. E infatti il Barberàn, incurante di tutto, proseguì per la sua via. Ma mettersi contro un Papa, soprattutto quando si chiama Pio V, non è mai una scelta tanto saggia. Infatti gli arrivò un mandato di comparizione a Roma. E siccome le buone notizie non vengono mai sole, era accompagnato da una scomunica con conseguente sospensione a divinis 5 . Visto che le maniere forti a volte servono a qualcosa, l’Arcivescovo capitolò e fu reintegrato nelle sue funzioni. Godendo, ovviamente, della stima dei suoi colleghi. Scrive 6 , infatti, l’Arcivescovo Cagliaritano Parragues al Vescovo di Ales 7 rattristandosi per il fatto che sia sottoposto ad un individuo come il Barberàn “che tutto il mondo sa che legge male il latino, e non ha mai studiato in sua vita, uomo inetto al bene, ma astuto, intrigante, intento alle amicizie, ambizioso di onori e di titoli, e favorito nella sua ambizione da quelli cui avea fatto e promesso servigio e omaggio”. Mica male, come presentazione! 134 3 Ibidem. 4 G. C ASALIS , Storia di Oristano , Bologna, Atese, 1983 (rist.), p. 396. 5 Ibidem. 6 Ibidem. 7 28 settembre 1563.

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