in ecclesia Sancte Marie de Arestano
Le sepolture dei Majorales en Cabo nella cappella del gremio dei falegnami di San Giuseppe e gli altri luoghi di sepoltura ad Oristano tra il ‘600 e il ‘700 Raffaele Cau Nel 2000 mi venne commissionata, da parte dell’allora presidente, una ricerca storico-documentaria sul gremio dei falegnami di Oristano 1 . L’impresa risultava essere ardua vista la scarsità di documenti reperibili in quel momento. Scopo del lavoro era quello di individuare in che maniera il gremio usufruisse del proprio privilegio di sepoltura in cattedrale e in quali altri siti cittadini si inumassero i defunti, in un arco cronologico che spaziava dal ’500 sino alla prima metà dell’800. In primis iniziai ad analizzare tutti i dati rilevabili sui Quinque Libri oristanesi 2 , in particolare quelli dei Libri dei defunti, che risultano essere i più ricchi di informazioni. I registri in questione sono conservati presso l’Archivio Storico Diocesano di Oristano, e principiano per la parrocchia della cattedrale nel 1652 3 e per quella di San Sebastiano (Borghi) nel 1603 4 . Il primo registro della cattedrale risulta essere il più interessante. Nel settembre del 1652, infatti, iniziò a diffondersi nella città arborense la 115 1 Grazie al presente studio e al consono spazio che gli è stato concesso, la suddetta ricerca è stata ampliata e i suoi contenuti resi pubblici. Colgo l’occasione per ringraziare la Fondazione Sa Sartiglia Onlus, in particolare nella persona del dott. Maurizio Casu, e l’Arcidiocesi di Oristano, in particolare il cancelliere Mons. Antonino Zedda, per la costante collaborazione e disponibilità. 2 I Quinque Libri furono adottati obbligatoriamente dai sacerdoti per disposizioni emanate dal Concilio di Trento (1545-1563). Sono divisi in: libro dei Battesimi, cresime, matrimoni, defunti e stato delle anime (quest’ultimo chiamato anche “libro matricola” o “degli inconfessi”). 3 ASDOR (Archivio Storico Diocesano di Oristano), Q. L., Oristano Cattedrale, registri dei defunti esistenti: 1) dal 1652 al 1665; 2) dal 1673 al 1703; 3) dal 1704 al 1735; 4) dal 1735 al 1749; 5) dal 1750 al 1764; 6) dal 1764 al 1776; 7) dal 1776 al 1801; 8) dal 1801 al 1818; 9) dal 1818 al 1836; 10) dal 1836 al 1863. Risultano dunque andate perdute le registrazioni dal 1666 al 1672 e tutte quelle precedenti al 1652. 4 ASDOR, Q.L., Oristano Borghi (San Sebastiano), registri dei defunti esistenti: 1) dal 1603 al 1658; 2) dal 1660 al 1689; 3) dal 1689 al 1720; 4) dal 1720 al 1752; 5) dal 1752 al 1769; 6) dal 1769 al 1785; 7) dal 1785 al 1798; 8) dal 1798 al 1810; 9) dal 1810 al 1822; 10) dal 1822 al 1832; 11) dal 1832 al 1842. Nei Borghi si seppellivano i cadaveri all’interno della chiesa di San Sebastiano e nel cortile esterno adibito a cimitero comune.
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