in ecclesia Sancte Marie de Arestano
del presbiterio della cattedrale arborense ad Archelao abbia sostituito nel corso del Seicento una precedente intitolazione; cappella che, così come si presenta attualmente, rimanda agli importanti lavori eseguiti nel duomo oristanese nel terzo decennio del Settecento con l'intervento dello scultore Pietro Pozzo, il quale realizzò in marmo la statua e la cappella di Sant'Archeolao, unitamente a quella di San Filippo Neri, grazie anche all'intervento economico dell'allora Arcivescovo Nin 14 . I festeggiamenti oristanesi del patrono Sant'Archelao, come informa ancora lo Scintu, a partire dall'anno 1680, furono spostati dal mese di febbraio a quello di agosto, esattamente al giorno 29, in ricordo della giornata del martirio, così come, annota ancora il canonico, da tempo immemorabile, si faceva presso la comunità di Fordongianus. In considerazione del contesto del rinvenimento delle reliquie di Archelao a cui abbiamo già accennato e valutando tutta una serie di riferimenti religiosi, storici ed artistici, ci siamo chiesti se prima dell'anno 1615 - anno di rinvenimento delle reliquie - fosse testimoniato in Sardegna, o almeno nel territorio arborense, il culto in onore al presbiter Archelaus ed in particolare da quando il Beatus Martir fosse documentato come patrono della città di Oristano. Dall'analisi delle fonti storiche, oltre all'iscrizione di Fordongianus, che secondo il canonico scomparve in occasione dell'invasione delle truppe francesi de is sodraus grogus, tristemente documentata in città nel 1637 , il nome Archelaus non figura in Sardegna in nessun'altra attestazione epigrafica o comunque scritta, né di età romana né del periodo vandalico. La più antica menzione del titolo martiriale della chiesa di Fordongianus, si ha in una lettera di Gregorio Magno a Gianuario vescovo di Cagliari, datata 599, che menziona escusivamente il monasterium ss. Gabinii atque Luxurii 15 . Né Archelaus è citato nel Martyrologium Hieronimianus , risalente al VI secolo, dove è solamente registrato il martirio in Sardinia, in (Foro) Traiani di Lussorio, suppliziato sotto Diocleziano e sepolto, secondo la Passio sancti Luxurii , extra oppidum in cripta . Nella nostra ricerca, particolare rilevanza storica assume il fatto che non registriamo alcuna attestazione del suo nome né del culto nei documenti di età medievale, così come non troviamo riportato il nome 104 14 A. P ILLITTU , G. P ANI , La chiesa nellʼArcidiocesi di Oristano ; collana: LʼArte Sacra in Sardegna, Sestu, Zonza, 2003, pp. 90-92, 99, 102-105; M. M ANCONI D EPALMAS , La chiesa di S. Maria Cattedrale di Oristano ; in: Quaderni Oristanesi, nn° 5-6, Marzo 1984, pp. 65-67; R. C ORONEO , A. P ASOLINI , R. Z UCCA , La Cattedrale di Oristano , Cagliari, Zonza, 2008, passim . 15 G. F. F ARA , De Chorografia , op. cit. , p. 196; G. A RCA , De Sanctis Sardinae liber II , Cagliari, 1598, vol. I, p. 73.
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