in ecclesia Sancte Marie de Arestano

cappella di Sant'Archelao nella cattedrale di Santa Maria Assunta, riferisce che le reliquie di Archelao, scoperte il 5 di febbraio del 1615, vennero traslate nel capoluogo solo il giorno 11, in quanto l'opposizione e la protesta degli abitanti di Fordongianus impedirono la traslazione delle reliquie del martire locale. Solo l'intervento del viceré poté placare l'ira della comunità dell'antica Forum Traiani, in quanto non ne volevano certo sentire di veder partire le reliquie di Archelao. Il giorno 11, finalmente, un solenne cerimoniale e un lungo corteo si preparava ad accogliere presso la chiesa della Maddalena di Silì, l'ingresso delle reliquie nel capoluogo arborense. Nel registro di consiglieria dell'anno 1615-1616, custodito presso l'Archivio Storico di Oristano, già studiato da Walter Tomasi, si riferisce di alcune spese accorse per l'organizzazione dei festeggiamenti in onore al martire Archelao; tra queste si elencano la realizzazione di lance, l'acquisto di un nastro di seta per un bastoncino ed un premio per un vincitore 11 . Tutti questi elementi rimandano all'organizzazione di una edizione straordinaria in città di una Sartiglia. Anche ad Oristano quindi, con tutta probabilità, così come si era già fatto per celebrare solennemente il ritrovamento di corpi santi nelle città di Cagliari e Sassari, la corsa all'anello rappresentò una delle forme di festeggiamento e spettacolo offerti al popolo per un'occasione così importante. Anche ad Iglesias, come testimonia un prezioso documento, nel 1615, una sortilla segnò solennemente i festeggiamenti organizzati in occasione del passaggio delle reliquie del martire sulcitano, rinvenute nell'omonima isola di Sant'Antioco, successivamente traslate nel capoluogo iglesiente. Dalla documentazione custodita presso l'Archivio Storico del Comune di Oristano 12 , circa la collocazione delle reliquie di Archelao, si evince che, inizialmente, la curia arborense aveva pensato di custodirle presso il palazzo arcivescovile. Tale iniziativa fu oggetto di un preciso intervento da parte dei Consiglieri della Città, i quali sensibilizzarono l'Arcivescovo affinché le reliquie del martire non fossero collocate in un luogo così inaccessibile ma che fossero facilmente disponibili per il culto e la venerazione della comunità, proponendo quindi la sistemazione in cattedrale. Inoltre, così come si era già realizzato nelle Città Regie di Cagliari e di Sassari, i consiglieri civici chiedevano che una delle tre chiavi della cassetta nella quale erano conservati i resti del Corpo Santo fosse custodita da un rappresentante della città. L'Arcivescovo acconsentì alla richiesta formulata dal consiglio civico e, come recita la 102 11 W. T OMASI , “ Sortilles”, palii e altri spettacoli equestri nella città regia di Oristano, in: Testimonianze inedite di storia arborense, Mogoro, PTM, 2008, pp. 109-135. 12 Il cui puntuale rinvenimento e studio dobbiamo sempre a W. Tomasi, vedi nota prec.

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