in ecclesia Sancte Marie de Arestano
Archelaus: da presbiter b. m. a Beatus Martir e Patrono dell’Arcidiocesi Arborense Maurizio Casu Tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo, l'antica polemica tra gli arcivescovi di Sassari e Cagliari per il titolo di primate della Chiesa sarda, registrò un particolare livello di asprezza 1 . Già dal 1409 gli stessi arcivescovi di Cagliari si erano attribuiti il privilegio di "primate di Sardegna e Corsica", fatto cui da subito si opposero i presuli turritani. Nel 1588 l'arcivescovo sassarese Alfonso de Lorca perorava la sua causa rivolgendosi al pontefice Sisto V, ma la disputa venne considerata dalla Sacra Rota soltanto nel 1606, essendo arcivescovi di Sassari Andrea Bacallar e di Cagliari Francisco de Esquivel 2 . Alla contesa ed alla polemica presero parte numerosi protagonisti di primo piano della scena politica e religiosa del tempo; oltre al sovrano Filippo III di Spagna, schierato in favore del metropolita cagliaritano, ebbe un ruolo nella controversia anche il primate di Pisa, il quale da tempo chiedeva per se il riconoscimento del titolo di primate della Chiesa Sarda. Il dibattito si inasprì ulteriormente allorquando, nel 1613, venne nominato arcivescovo di Sassari Gavino Manca Cedrelles, già vescovo di Alghero, imparentato con nobili ed influenti famiglie catalane 3 . Proprio in quegli anni, una possibilità di soluzione dell'annoso problema fu individuata nella valutazione e considerazione dell' inventio - ovvero nel ritrovamento - delle reliquie dei corpi dei martiri, il cui numero e la cui rilevanza avrebbero legittimato l'autorità e quindi la supremazia di una delle due diocesi sarde sull'altra. Tale operazione risultava perfettamente coerente con il programma ed il metodo che la Controriforma in quegli anni promuoveva. Infatti, il rinvenimento e la valorizzazione delle reliquie dei primi martiri del cristianesimo nella città di Roma, dimostrava il ruolo centrale che la Sede del successore di Pietro vantava da secoli e che, come custode secolare di questa tradizione e di queste memorie, si candidava ancora, dopo il Concilio di 99 1 D. F ILIA , La Sardegna Cristiana , collana: Storia della Sardegna, Sassari, Stamperia della Libreria Italiana e Straniera, 1929, vol. II, pp. 263-285; R. T URTAS , Storia della chiesa in Sardegna: dalle origini al Duemila , Roma, Città Nuova, 1999, pp. 373-382, in part. 377 e ss. 2 F. D'E SQUIVELL , Relacion de la invencion de los cuerpos santos que en los annos 1614, 1615, 1616 , Napoli, 1617. 3 G. M ANCA C EDRELLES , Relacion de la invencion de los cuoerpos de los santos martires San Gavin, San Proto y San Ianuario , Madrid, 1615, passim .
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