Il Gremio dei Contadini di San Giovanni Battista di Oristano. La sua storia e le sue carte

Il gremio dei contadini di San Giovanni Battista di Oristano | 79 proposizione scenica rimanda infatti al luogo dove sino a pochi decenni fa avveniva la vestizione ovvero dentro l’abitazione de s’oberaiu majori . Il cavaliere prende po- sto su una sedia posta sopra un tavolo, sa mesitta , dietro di lui troneggia la bandiera del gremio. Da quel momento sino al termine dell’intera giornata della corsa e sino alla cerimonia della svestizione non potrà più toccare terra. Gli squilli delle trombe e i rulli dei tamburi sottolineano tutti i passaggi della vestizione compiuti con abili- tà da is massaieddas . Prima della posa della maschera, is oberaius majoris , chiedendo al Santo la protezione per il cavaliere, fanno l’ultimo brindisi con l’uomo che sta per diventare componidori di San Giovanni: in quel momento è tripudio di trom- be, tamburi e applausi dei presenti. Is massaieddas posano la maschera sul viso e la assicurano con dei lacci. Quindi è la volta del velo e del cilindro a cui segue la posa di una camelia rossa sul petto all’altezza del cuore. La vestizione è ormai terminata, un artiere porta all’interno della sala, ormai in religioso silenzio, il cavallo che, av- vicinato a sa mesitta, consente a su componidori di salire in groppa. Subito gli viene consegnata, da s'oberaiu majori , sa pippia de maiu , lo scettro floreale composto da un doppio mazzo di violette mammole, con il quale, prima di uscire dalla sala, be- nedice is oberaius , tutto il gremio, sa massaia manna , is massaieddas e tutti i presenti ed esce dalla sala riverso sul cavallo. Tale posizione particolare assunta da su compo- nidori è stata diversamente commentata ed interpretata. Probabilmente la postura del cavaliere riverso all’indietro sul cavallo e benedicente, rimanda all’atto di totale abbandono del capo corsa al santo patrono al quale è demandata la sorte dell’intera giornata di corsa. Ma occorre segnalare che quando su componidori veniva vestito all’interno dell’abitazione de s’oberaiu majori , spesso l’uscita dalla casa in groppa al cavallo comportava serie difficoltà pertanto risultava necessario riversarsi all'indie- tro per passare attraverso la porta. A tal proposito, alcune significative immagini, documentano come su componidori , ancora negli anni Sessanta, per non violare il tabù della terra, veniva accompagnato di peso fuori dalla porta e quindi issato sul cavallo, oppure montava sul cavallo passando dalla finestra dell’abitazione. All’uscita della vestizione, sono pronti ad attenderlo su segundu e su terzu cumpo- ni , i suoi due aiutanti di campo, e tutti gli altri cavalieri. Da qui il solenne corteo si dirige verso la via della Cattedrale teatro della corsa alla stella. Apre la corsa su componidori con su segundu cumponi eseguendo tre incroci di spada sotto la stella appesa ad un nastro verde. Sarà lui per primo, poi i suoi secondi che si cimenteran- no in una discesa sfrenata al galoppo cercando di cogliere la stella con una spada.

RkJQdWJsaXNoZXIy MjA4MDQ=