Il Gremio dei Contadini di San Giovanni Battista di Oristano. La sua storia e le sue carte

74 | Il gremio dei contadini di San Giovanni Battista di Oristano za, oltre a fornici l’essenziale informazione, risulta preziosa anche per le ulteriori notizie sul gremio. In particolare risulta interessante il riferimento allo “zampo- gnere”, il suonatore di launeddas che interveniva in tutte le occasioni di festa del gremio, « per la festa del 24 giugno e sua ottava, per il giorno della Decollazione di San Giovanni, per quella di Sant’Isidoro e per accompagnare lo stendardo del gremio alle due sole processioni solenni della cattedrale, di Corpus Domini e dell’Assunta ». Tale riferimento risulta importante per ricordare la solenne festa dell’Assunta che veniva celebrata presso la cattedrale di Oristano alla quale era legata la corsa del pa- lio, ampiamente documentato nelle carte analizzate ancora una volta dagli studiosi Ilaria Urgu e Walter Tomasi 19 . Ancora, nella visita pastorale del 1832, ritroviamo un prezioso riferimento al palio organizzato dal gremio dei contadini in occasione della festa di San Giovanni. In questo documento si tiene a precisare ai componenti del gremio che è proibito « espressamente che ad alcuna processione si porti, oltre lo stendardo suddetto, il panno che serve di premio alla corsa dei cavalli, il quale non dovrà neppure esporsi al pubblico dentro la chiesa, non dovendosi soffrire il mescola- mento delle cose sacre colle profane. Proibiamo inoltre che nell’inventario delle robe ed utensili della chiesa si farà menzione alcuna delle robe ed arnesi del carnevale, come abbiamo veduto essersi fatto negli anni scorsi con nostro dispiacere ». Come già affermato, questa relazione della visita pastorale dell’arcivescovo Giovan- ni Maria Bua, che con dovizia di particolari riferisce circa le “ spese in rinfreschi, in pranzi ed in spettacoli carnevaleschi ” ed in particolare ai “ giochi di carnevale ”, rappre- senta la prima testimonianza della Sartiglia organizzata dal gremio, corsa in occa- sione del carnevale, considerando che presso i suoi archivi e in quello dei falegnami di San Giuseppe i documenti relativi all’organizzazione della Sartiglia sono tutti riferibili ai festeggiamenti del carnevale relativi alla seconda metà dell’Ottocento. Occorre infine ricordare che anche dopo il 1807, così come nei secoli passati e co- me ampiamente dimostrato negli studi sopra citati, la corsa della Sartiglia ha segna- to momenti di festa e cerimonie straordinarie celebrate nella nostra città ma non solo. Infatti, oltre alla nota documentazione relativa all’organizzazione della corsa nell’aprile del 1829, in occasione della visita in Oristano di Carlo Alberto di Savo- 19 Cfr. W. Tomasi, “ Sortilles”, palii e altri spettacoli equestri nella Città Regia di Oristano , in Testimonianze inedite di Storia arborense , a cura di W. Tomasi, Mogoro 2008, pp. 109-135.

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