Il Gremio dei Contadini di San Giovanni Battista di Oristano. La sua storia e le sue carte

Il gremio dei contadini di San Giovanni Battista di Oristano | 71 Raimondo Zucca 15 , giungono parzialmente in soccorso numerose attestazioni del- la tradizione orale. In particolare l’analisi delle fonti di Raimondo Zucca rimanda alla volontà di un canonico della Cattedrale Arborense il quale avrebbe donato in perpetuo al gremio un fondo rustico con il preciso impegno, da parte del sodalizio, di utilizzare i proventi realizzati dalla lavorazione del fondo per affrontare le spese relative all’organizzazione della corsa. Se solo per un anno non si fosse provveduto all’organizzazione della Sartiglia, il gremio avrebbe perso i suoi diritti sul terreno concesso. In questo senso, ancora oggi, l’obbligo e la responsabilità dell’organizza- zione della Sartiglia della domenica di quinquagesima, rappresenta uno dei compiti e dei doveri del gremio. Inoltre, un importante dato che confermerebbe, almeno in parte, questa tradizione vede il gremio proprietario di un terreno sito in località Perda Fitta in agro di Oristano che i componenti del sodalizio chiamano “Cungiau de Sa Sartiglia” o “Cungiau de sa lassa” 16 . Circa il periodo storico e la figura del canonico arborense che avrebbe concesso tali rendite, istituzionalizzando di fatto la corsa, secondo l’attenta analisi effettuata da Raimondo Zucca 17 , si tratterebbe di Giovanni Dessì, esponente di una delle famiglie più illustri e potenti della Oristano del Cinquecento. Se si considera quindi il prezioso intervento del Canonico Giovanni Dessì, in un periodo riferibile al 1543, come data indicativa per una istituzionalizzazione del- la Sartiglia, siamo portati ad ipotizzare che tale impegno dell’organizzazione della corsa da parte del gremio, così come da legato, possa essere rappresentato dall’ap- puntamento della corsa in occasione del carnevale, giacché, come abbiamo già segnalato, preziosi documenti settecenteschi, recentemente rinvenuti, riferiscono dell’intervento dei gremi, ancora nel XVIII secolo, nella partecipazione ad eventi, compresa la corsa alla stella, organizzati dall’autorità civica, per celebrare importan- ti avvenimenti durante il corso dell’anno, fuori dalle date del carnevale. Allo studio di Sebastiano Fenu, di un prezioso documento custodito presso l’Archi- vio Diocesano di Oristano, dobbiamo appunto la più antica attestazione della Sar- 15 M. Falchi, R. Zucca, Storia della Sartiglia di Oristano , Oristano 1994; degli stessi autori l’ Introduzio- ne alla ristampa di F. Alziator, La Sartiglia , Sestu 2007. 16 Chiuso (terreno) della Sartiglia o chiuso del lascito. 17 M. Falchi, R. Zucca, op. cit., pp. 99-107, 193ss.

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