Il Gremio dei Contadini di San Giovanni Battista di Oristano. La sua storia e le sue carte

52 | Il gremio dei contadini di San Giovanni Battista di Oristano La chiesa di Santu Giuanni de Froris cappella del gremio Sin dal XVII secolo la chiesa di San Giovanni Battista o di Santu Giuanni de Froris è la cappella del gremio dei contadini di Oristano. Tale antico edificio, situato a sud-ovest della chiesa di San Martino, si trova a circa un chilometro dal centro della città e a duecento metri dal cimitero di San Pietro. Le forme semplici di chiesa cam- pestre sono visibili nella struttura a pianta quadrata ripartita da quattro pilastri de- limitanti una navata centrale coperta con un tetto poggiante su capriate. All’esterno l’edificio si presenta con un piccolo campanile a vela recante una campana bronzea dei primi del 1800 e offre su due lati un porticato poggiante su pilastrini in arenaria che sostengono una copertura a canne protetta da tegole; sul lato destro si dispon- gono la sagrestia e alcune piccole stanze. L’odierna struttura architettonica può essere riferita all’epoca spagnola, più esatta- mente al XVI secolo, ad essa rimandano l'ingresso principale tuttora in uso, la porta murata alla sinistra dello stesso e un frammento di pilastro capitellato in trachite di gusto gotico-aragonese incluso nella muratura. Tuttavia la chiesa ebbe origini giudicali, testimoniate dall'ingresso murato posto alla destra di quello principale sormontato da tre bacini ceramici riferibili all'epoca romanica e da vari documenti, i più antichi dei quali sono il testamento del 1301 del mercante catalano Guillem Lloret 6 residente in Oristano e quello del 1335 del Giudice arborense Ugone II de Bas–Serra 7 . In entrambi i documenti si stabilivano lasciti a favore della chiesa deno- minata di “Sancti Johannis de Venis” , alludendo verosimilmente all’antica località in cui si erge l’edificio nota per le presenza di acque risorgive, che ha offerto testimo- nianze di culto a partire dall’età nuragica. Oggi la chiesa, immersa in un parco alberato, viene aperta in occasione della cele- brazione delle feste del gremio e per eventi straordinari. All’interno si trova l’altare maggiore dedicato al patrono San Giovanni Battista, la cui statua, riferibile a bot- tega locale di scuola sardo-catalana del XVII secolo, presenta negli indumenti in- dossati dal Santo la tecnica decorativa dell’“ Estofado de oro ”, utilizzato per risaltare 6 C. Battle, Noticias sobre los negocios de mercaderes de Barcelona en Cerdeña hacia 1300, in Aa.Vv., La Sardegna nel mondo mediterraneo , I, Sassari 1981, p. 287. 7 P. Tola, Codex diplomaticus Sardiniae , I, Torino 1861, p. 702.

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