Il Gremio dei Contadini di San Giovanni Battista di Oristano. La sua storia e le sue carte
36 | Il gremio dei contadini di San Giovanni Battista di Oristano rietà tra i membri del sodalizio, rispetto per i superiori e i soci anziani, composizio- ne rapida di ogni controversia ed infine il mutuo soccorso e l’assistenza verso i soci che si trovavano in difficoltà. Tali istituzioni gremiali si estinsero, di diritto, a partire dalla seconda metà del XIX secolo in seguito alla legge n. 1797 del 29 maggio 1864 che abolì tutte le corpora- zioni. I gremi, che di fatto sopravvissero a tale legge, si trasformarono in società di mutuo soccorso che, mantenendo i caratteri religiosi e perdendo quelli professiona- li, si avvicinarono per tipologia e attività alle confraternite devozionali. Ritornando ai gremi oristanesi, e in particolare al gremio dei contadini, attualmen- te non si conoscono i documenti relativi alla sua origine, né si conosce il suo antico statuto ma, le ricerche più recenti e lo studio dei documenti conservati nel suo ar- chivio hanno offerto preziose informazioni circa la storia di questa antica istituzio- ne. Importanti notizie, inoltre, provengono da alcuni documenti custoditi presso l’Archivio di Stato di Cagliari e l’Archivio Storico del Comune di Oristano che ne documentano l’attività nel Seicento. Gli atti che il gremio custodisce nel suo archivio attestano la sua realtà nel Settecento, e tra questi spiccano i registri di de- liberazioni riguardanti la nomina de is oberaius majoris , ovvero le massime autorità del gremio, a datare dalla seconda metà del 1800. Pur non facendo riferimento diretto all’istituzione gremiale, si trova un interes- sante richiamo ai “massayus de Oristany” in un documento del 1597, pervenuto in copia del 1621 2 , custodito presso l’Archivio Storico del Comune di Oristano. Si tratta di un tariffario che riporta i prezzi della manodopera e della realizzazione di prodotti ad opera di diverse categorie artigiane 3 . In particolare sono già definite “maestrances” quella dei picapedrers e quella dei mestres de carros , con l’importante differenziazione dei compensi per i lavori eseguiti dai maestri e dagli apprendisti. Nello stesso documento sono inoltre indicate le tariffe per il trasporto di differenti materiali eseguiti, su carri a buoi, dai caradors massayus . Risulta infine di notevole interesse un documento proveniente dal suddetto archi- vio comunale riguardante i festeggiamenti avvenuti nel 1722 per celebrare le nozze 2 ASCO, SA, Disciplina delle arti e dei mestieri , n. 1342. 3 W. Tomasi, Taxació d’oficis de maestrances. Oristano 1597-1621 , Cagliari 2005.
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