Il Gremio dei Contadini di San Giovanni Battista di Oristano
Nello stesso registro, il corredo completo del vestito del com- ponidori , igura in numerosi altri verbali di passaggio delle consegne dai “presidenti” uscenti a quelli entranti. Altri rife- rimenti signiicativi relativi all’organizzazione della corsa, i- gurano nei libri dei conti dove si registravano, con dovizia di pezze giustiicative, le spese accorse. In questi elenchi igu- rano sistematicamente le spese per “il tamburino”, per “l’al- lestimento del cavallo del Componitore” e per chi “portò sa pippia de maiu”. A queste si aggiungono le spese per la carta bollata, utilizzata per formulare la richiesta di permesso per lo svolgimento della corsa “della via duomo e della via San Sebastiano” e un’interessante riferimento all’acquisto di una maschera per Lire 1,25, registrato nel resoconto delle spese dell’anno 1891-1892. Tale spesa, come vedremo più avan- ti, visto il costo, si riferisce probabilmente all’acquisto di una maschera cosiddetta di “cera”. Questo elemento, così come la documentazione fotograica dei decenni successivi, po- trebbe confermare l’informazione fornitaci dall’Anonimo Ot- tocentesco, il quale, sottolineando negativamente le fattezze della maschera adoperata, poteva riferirsi a questa tipologia di maschere che nell’utilizzo, durante la giornata, andavano a deformarsi. L’Anonimo auspicava infatti per il componido- ri , l’acquisto di una nuova “maschera bella”, ovvero in legno, in quanto risultava ormai rotta da qualche tempo, ma come vedremo, dovremo attendere alcuni anni, prima della realizza- zione di una nuova maschera in legno per su componidori di San Giovanni. Questa preziosa documentazione che, a partire da questo ultimo scorcio del XIX secolo, va via via aumentan- do nella contabilità dei decenni successivi, oltre a rappresen- tare la più antica testimonianza dell’organizzazione della cor- sa custodita dal gremio dei contadini, offre uno straordinario spaccato di vita cittadina. Si trovano infatti ricevute di esercizi commerciali, di botteghe artigiane e di negozi, oltre che pezze giustiicative irmate con nomi di personaggi che rimandano alla storia della città di Oristano della ine dell’Ottocento e dei primi anni del Novecento. 97
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