Il Gremio dei Contadini di San Giovanni Battista di Oristano
del gremio che precedentemente aveva citato in giudizio il Capitolo Arborense. Il sodalizio, nelle persone dei componenti della giunta, decise di denunciare l’autorità ecclesiastica la quale, attraverso la igura del delegato ecclesiastico, da circa 15 anni si era permessa di ingerire nell’amministrazione dei beni del gremio, senza limitarsi alla cura di quei doveri religiosi spettanti per antica tradizione. Per la vicenda, il giudice Fran- cesco Spano emise una sentenza molto dura, riconoscendo alle autorità del gremio tutte le prerogative inerenti la gestione di tutti i beni di proprietà dello stesso e condannando l’auto- rità ecclesiastica alla restituzione di tutti i conti delle ultime annate tenuti dai delegati ecclesiastici succedutisi, nonché all’immediata restituzione di tutti i denari e le carte da loro custoditi. Non sappiamo se si tratta di una pura coincidenza, ma attualmente, la documentazione custodita del gremio dei contadini di Oristano nel suo archivio storico, principia con un ”Registro delle deliberazioni della giunta e consegne oggetti” che esordisce con il verbale di nomina della giunta del gre- mio datato 24 giugno 1865. Il gremio non possiede documenti più antichi, nonostante nella stessa sentenza vengano citati documenti dei primi dell’Ottocento oltre che alcuni della ine del secolo precedente. Ricordiamo inine che, tra tutti i gremi documentati in Sardegna, ancora non si conosce lo statuto originale del gremio dei contadini di Oristano. Un possibile indizio circa il suo luogo di conservazione potrebbe essere dato ancora una volta dalla sentenza del 1864 che, dal tenore molto deciso, afferma “Attesoché non si avrebbero alla mano, perché esistono in mani di colui cui forse interessava non pro- durli, gli Statuti sociali di questa pia associazione, o gremio degli agricoltori…”. La sentenza citata, riferisce naturalmente alcuni passaggi re- lativi alle disposizioni, evidentemente non legittime secondo il giudice, date dal Monsignor Sisternes de Oblites in occasione della sua visita pastorale del 1807, ovvero circa il divieto di spesa per la Sartiglia e le altre corse di cavalli. In questo sen- so anche la sentenza risulta un documento indiretto della cor- sa di cavalli di carnevale organizzata dal gremio dei contadini. Il primo documento diretto relativo alla Sartiglia custodito dal gremio si trova nel già citato “Registro delle deliberazioni del- la giunta e consegna oggetti”. Nel verbale del 5 luglio 1879, nell’inventario di consegna degli oggetti fatta dagli “operai scaduti” Giuseppe Cherchi e Giuseppe Olla “ai nuovi operai” Giovanni Rosas e Domenico Carboni, si elenca anche il “ve- stito completo per uso del Componitore per la detta Sartiglia, panno verde di lana per la bimba di maggio, camicia e fazzo- letto del Componitore, collana con 8 campanelli”. 94
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