Il Gremio dei Contadini di San Giovanni Battista di Oristano

desunti dall’armamento greco-romano. Proprio questo nuovo stile, detto “all’antica”, che comporterà soluzioni funzionali ed estetiche di alto effetto spettacolare, secondo alcuni studiosi, potrebbe rimandare alle armature ed alle esercitazioni dei sol- dati romani impegnati negli Ippica Gimnasia , esercitazioni che si svolgevano nei campi dove i reparti di cavalleria si addestra- vano alle loro manovre, dando vita a una sorta di rappresenta- zione spettacolare, eseguita davanti alle truppe, dimostrando grandi abilità nell’effettuare tali manovre. Gruppi di cavalieri, si alternavano avvicinandosi al nemico lanciando giavellotti di legno contro gli scudi degli avversari, per poi ripiegare e riproporsi nuovamente al lancio. I cavalli, riccamente bardati, erano protetti sul muso da maschere di cuoio e metallo men- tre i cavalieri indossavano corazze di maglia di ferro ed elmi sormontati da vistose penne gialle. Uno degli aspetti più ca- ratteristici di questi reparti era l’adozione di maschere facciali di metallo rafiguranti un viso. Alcuni studiosi, recentemente, hanno individuato proprio nell’utilizzo di queste maschere, un elemento interessante riferibile all’utilizzo delle maschere at- testato nelle giostre trecentesche spagnole, e più in generale, gli stessi cerimoniali rituali e le coreograie di guerra sviluppa- te dalla cavalleria romana negli Ippica Gimnasia , potrebbero rappresentare l’origine delle giostre e dei tornei medievali. Con il passare dei secoli, proprio la fastosità e lo sfarzo rap- presentati dalla bellezza dei costumi dei cavalieri nelle giostre e nei tornei del XIV e del XV secolo, unitamente alla spetta- colarità della corsa che radunava numerosissimi spettatori, rappresenterà un elemento fondamentale verso la deinitiva “teatralizzazione” di tali eventi, questo perché, col variare del contesto politico, economico e sociale, mutarono anche le espressioni e le manifestazioni della società e con queste an- che le forme di divertimento quali erano le giostre e i tornei. Infatti, a partire dalla prima metà del Cinquecento, furono sempre più numerosi i tornei detti “a soggetto”, ovvero dispu- tati con un tema, dove gli scontri venivano esclusivamente simulati dando vita a dei veri e propri spettacoli con tanto di coreograie, al ine di esaltare il Principe o il Signore della città, di fronte alla sua comunità che assiste con grande par- tecipazione a questi spettacoli. Tali spettacoli, conservando l’esercizio della carica a cavallo contro un bersaglio, registrano, proprio nelle caratteristiche di quest’ultimo, una varietà fantasiosa di oggetti, e se le più antiche forme di esercizio a cavallo erano appannaggio dei ceti sociali più elevati, nobili e cavalieri, col passare dei se- coli, oltre al mutare delle forme dei bersagli, si osserva anche la partecipazione alle corse dei nuovi ceti sociali, borghesi e 43

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