Il Gremio dei Contadini di San Giovanni Battista di Oristano

PRESENTAZIONE Allorquando nell’estate 1993 Maura Falchi e chi scrive potemmo apri- re, mercé la benevolenza dell’oberaiu majori di quell’anno, l’antico mio compagno di scuola della V elementare, Antioco Atzeni, lo scri- gno che conteneva i documenti dello storico archivio del Gremio dei Contadini di Oristano, fummo rapiti dalla ricchezza di documenti che esso conteneva. Uno in particolare attrasse la nostra attenzione, la Copia della sentenza del Tribunale Circondariale di Oristano del 27- XII-1864, causa Gremio dei Contadini / Vicario capitolare, rilasciata il 29 settembre 1927. A(nno) VI (Era Fascista). In quel documento erano contenuti in estratto, tradotti in italiano, vari passaggi dell’Ordinanza, redatta in Castigliano, dall’Arcivescovo Ar- borense Francesco M(aria) Sisternes De Oblites, del 22 luglio 1807, in cui, al capo V, «assegnava agli operai del Gremio la somma di soli cinque scudi per rinfreschi di tutte le feste dell’anno che soleansi ce- lebrare dal medesimo, proibendo ogni altra spesa per Satilla». Era quello il documento più antico (anno 1807), seppure in copia, della correlazione fra il gremio dei contadini e la Sartiglia. Quel documento conluì, poi, nel libro, a cura dei due autori succitati, Storia della Sar- tiglia di Oristano. Il dovere dello storico nello scrivere la storia, come ricordava il grande storico delle Annales Lucien Febvre, è, in primis ricercare e studiare i documenti scritti: «La storia si fa senza dubbio con documenti scritti. Quando ce n’è. Ma si può fare, si deve fare senza documenti scritti se non ne esistono. Per mezzo di tutto quello che l’ingegnosità dello storico gli consente di utilizzare… Quindi con parole. Con segni. Con paesaggi e con tegole. Con forme di campi e con erbacce. Con le eclissi lunari e con gli “attacchi” delle bastie da lavoro e da traino, con perizie geologiche di pietre e analisi chimiche del metallo con cui sono forgiate le spade». Il volume presente Il gremio dei Contadini di San Giovanni Battista di Oristano – la Sartiglia, a cura del grande Componidori del 2000, Maurizio Casu, un cavaliere ilosofo e storico, e di Francesco Obino, Segretario del Gremio dei Contadini nonché Direttore della Fonda- zione “Sa Sartiglia”, è la prima indagine storica, puntualmente anco- rata al ricchissimo Archivio del gremio dei contadini d’Oristano, sulla Sartiglia di questo gremio, il più misterioso dei gremi di Oristano, per la sua lunga storia, e per l’assenza (allo stato) dello Statuto gremiale anteriore a quello del 1951. Evidenziare la straordinaria ricchezza dei dati non è compito di chi scrive, ma dell’attento lettore, capace di individuare i testi fondamen- tali dell’organizzazione della Giostra equestre della Domenica ultima di carnevale nella ricevuta di 6 lire per i nastri della Sartiglia del 1903, acquistati dalla ditta del bosano Giovanni Baldino, con il negozio nella Contrada Dritta, o quella del 22 febbraio 1893, di 5 lire (più 1,30 £) per il sel(l)aio Giacomo Cubeddu di Oristano per la bardatura del cavallo 10

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