Il Gremio dei Contadini di San Giovanni Battista di Oristano

Tra le voci di spesa presenti in quasi tutti i resoconti delle gestioni inanziarie, così come già riferito per la documenta- zione ottocentesca, igurano i compensi per “il tamburo” e i “due trombettieri”, nonché le uscite relative agli starelli di fave e orzo per il cavallo de su componidori e ai nastri per la sua bardatura. In diverse annate vi sono inoltre le registrazioni di spesa della ferratura del cavallo de su componidori e il com- penso per il ragazzo che porta sa pippia de maiu . Tra i documenti più singolari segnaliamo le prime attestazioni dei nomi dei componidoris . Infatti, pur essendo datata a parti- re dal 1875 la documentazione relativa alla Sartiglia custodita presso l’archivio del gremio, è del 1930 la prima attestazione del nome del capo corsa. Si tratta di un documento di sintesi nel quale il cavaliere Eisio Carta, noto Pilloni dorau , più volte componidori per entrambi i gremi nelle edizioni di Sartiglia de- gli anni Trenta e Quaranta, registrava le spese effettuate per la bardatura e il vitto del cavallo utilizzato in qualità di capocorsa, afinché gli venissero rimborsate dal gremio. Come si osserva da tutte queste annotazioni, le spese relative al cavallo de su componidori , per antica tradizione, venivano interamente affrontate dal gremio. Circa la copertura integrale di queste spese, unitamente alla mancata registrazione nei documen- ti del gremio dei nomi dei cavalieri che ricoprivano il ruolo di componidori , potremo avanzare una certa interpretazione. Probabilmente, tali prassi sono da attribuire al fatto che, così come dimostrato dai documenti settecenteschi, poiché era- no gli stessi gremianti che un tempo partecipavano a cavallo alla manifestazione, dove lo stesso oberaiu majori ricopriva il ruolo di mantenitore, ovvero di componidori , la Sartiglia, an- che successivamente, è stata tramandata e vissuta dal gre- mio come “cosa propria”. In questo senso i gremianti, suc- cessivamente, pur non partecipando direttamente a cavallo alla manifestazione, si sobbarcavano le spese della stessa, inoltre, non erano affatto interessati a comunicare alla comu- nità oristanese il nome di colui che avrebbe guidato la corsa della domenica in quanto il cavaliere sarebbe stato sempre e comunque su “ componidori di San Giovanni”. Tale nostra ipotesi potrebbe essere confermata dal fatto che la cerimonia dell’investitura, sino a pochi decenni fa, avveniva nella totale riservatezza dove il gremio, con il suo massimo rappresen- tante, si recava in gran segreto presso la casa del cavaliere designato per guidare la corsa. Oggi come allora, tale invito formale è rivolto ai componido- ris scelti, con la solenne formula della richiesta de su prexeri , ovvero del favore di ricoprire l’incarico, sotto la protezione del Santo Precursore, in nome e per conto della corporazione. 100

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