Aristana - Culture e architetture del Mediterraneo

140 plomatico inglese Joseph Smith (1782-1813) 32 e del genovese Giuseppe Castello, morto nel 1865 [ Figg. 8-9 ]. Tale tipologia è ampiamente attestata in tutta Europa nei cimiteri ottocenteschi. In considerazione dei dati che è stato possibile reperire finora e delle ipotesi avanzate nel presente contributo, si mette in evidenza come, allo stato attuale delle conoscenze, la chiesa dell’Assunta di Sardara sia da ritenere il luogo più consono per la conservazione e la valorizzazione del frammento di epigrafe funeraria rinvenuto a Cagliari, sebbene, in assenza di esami strumentali approfonditi, non si possa escludere con certezza l’even- tualità che il manufatto non presenti tutti i caratteri dell’originalità. La riconsegna della lastra alle autorità ecclesiastiche a cui afferisce la parrocchia sardare- se e l’eventuale ricongiungimento del reperto con l’urna marmorea conservata all’interno dell’aula, potrebbero costituire un’ottima occasione per rendere nota al grande pubblico la vicenda del tenente Maréchal e per ricordare i lavori di costruzione della principale ar- teria dell’isola, avviati due secoli fa con il concorso del giovane tecnico savoiardo 33 . 32 La vicenda di Joseph Smith ha delle curiose tangenze con quella di Francesco Maréchal. Nipote del comandante della flotta britannica nel Mediterraneo, Smith giunse in Sardegna nel 1806 al seguito degli alti funzionari inglesi in servizio presso la corte sabauda di Cagliari. Colpito da grave malattia, morì a soli 31 anni durante il viaggio che dalla Sicilia lo doveva riportare in patria. Di confessione anglicana, Smith fu sepolto, tra gli onori della cittadinanza e su disposizione regia, presso l’area allora extraurbana denominata Sa Butanica, in un orto botanico un tempo esistente tra le odierne via Lanusei e XX settembre. Da quel momento in poi e fino al 1895, in quel sito trovarono sepoltura gli stranieri non cattolici morti in città. Il monumento funebre fu traslato a Bonaria dopo la dismissione del cimitero degli acattolici ( https:// www.cimiterobonaria.it/scheda/b00044/ ). 33 Tra le prime azioni da mettere in atto nel prossimo futuro per la salvaguardia e la valorizzazione della lastra epigrafica rientra la schedatura del manufatto, propedeutica all’avvio degli atti inerenti ai vincoli di tutela da parte dei preposti Enti ministeriali. Ciò che si auspica è la riconsegna del marmo alle autorità civili ed ecclesiastiche di Sardara e la promozione di un’adeguata campagna informativa che coinvolga i Comuni di Cagliari e Sardara, la Soprintendenza ABAP, la Diocesi di Ales-Terralba, la Parrocchia di Sardara e l’Università degli Studi di Cagliari. CLAUDIO NONNE

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