Aristana - Culture e architetture del Mediterraneo

135 le province di Oristano e Sud Sardegna 28 . Lo spoglio della documentazione relativa alla chiesa della Beata Vergine Assunta consentì di raccogliere numerose informazioni, su- scettibili di essere ulteriormente ampliate nel corso di futuri approfondimenti. La parrocchia di Sardara, menzionata fin dal 1524 29 in occasione della visita pastorale del vescovo Andrea Sanna, è stata dichiarata bene di «interesse culturale storico artistico» nel 2010 30 . Gli archivi conservano memoria di lavori di restauro condotti sul monumento sotto la vigilanza dei funzionari ministeriali, ma anche traccia di interventi edilizi eseguiti senza le necessarie autorizzazioni. Gli atti esaminati, che abbracciano prevalentemente l’arco cronologico compreso tra la metà del Novecento e i giorni nostri, contengono sol- tanto labili elementi utili alla ricostruzione delle vicende della tomba oggetto della ricerca. Nel giugno del 1953, la Soprintendenza ai Monumenti e Gallerie di Cagliari scrisse all’Uf- ficio del Genio Civile per indicare quali dovessero essere le opere da progettare per la chiesa principale di Sardara. Tali interventi avrebbero dovuto riguardare soprattutto il campanile e la facciata dell’edificio. Otto anni più tardi un gruppo di fedeli inviò un esposto al Soprintendente ai Monumenti pregandolo di «intervenire tempestivamente per impedire al parroco» allora in carica di continuare a «rovinare la chiesa parrocchiale». Il sacerdote, infatti, a detta dei querelanti, oltre ad aver «iniziato col tagliare il fonte bat- tesimale dal posto dove in origine era stato messo, ossia a sinistra di chi entra in chiesa», per spostarlo al centro della prima cappella di destra, si sarebbe reso responsabile dell’e- liminazione di una cappella «in fondo alla navata di destra» per far spazio a degli uffici. Inoltre, il religioso avrebbe «buttato giù la volta di una cappella» antica per realizzare il solaio in cemento di una nuova casa parrocchiale sul retro della chiesa. Stando a quanto denunciato, «il parroco [stava] buttando giù e distruggendo quanto di bello poteva esserci nella chiesa». Il soprintendente Arch. Renato Salinas scrisse immediatamente al sacerdo- te e al vescovo di Ales per ricordare loro come la chiesa dell’Assunta rivestisse «carattere monumentale» e come, di conseguenza, essa fosse soggetta, ai fini civili e penali, alle disposizioni normative della L. 1089/1939. Ai destinatari della missiva venne intimato di non alienare «cose a carattere storico o artistico (praticamente tutto ciò che risale a più di cinquanta anni)», di non effettuare opere abusive e di inviare un dettagliato elenco dei beni mobili e immobili di pertinenza del monumento. Per i lavori eseguiti abusivamente, i responsabili sarebbero incorsi nelle sanzioni previste dalla legge. Non è dato sapere come si sia conclusa la vicenda, né quali manufatti fossero stati spo- stati, alienati o distrutti nel corso di questi interventi non autorizzati. Come riferito, essi riguardarono anche la demolizione di interi ambienti e lo stravolgimento dell’area imme- diatamente esterna all’aula. 28 I più sentiti ringraziamenti vanno alla dott.ssa Maria Passeroni, responsabile dell’Area Patrimonio Storico-artistico e alla dott.ssa Maria Zedda, responsabile dell’Archivio documenti della Soprintendenza ABAP di Cagliari, che hanno consentito la consultazione dei faldoni dedicati alla Chiesa Parrocchiale della B. Vergine Assunta di Sardara conservati presso l’Archivio Documenti. 29 Cecilia T asca , Francesco T uveri , Don Andrea Sanna Bisbe D. Alas y Terralba e la visita pastorale del 1524 , Mythos Iniziative, Oristano 2007; Simonetta S itzia , «Congregavimus totum clerum et visitavimus eum». Le visite pastorali in Sardegna, dal Medioevo all’Età moderna. Approcci metodologici per l’utilizzo delle fonti visitali sarde , Tesi di Dottorato in Antropologia, Storia Medievale, Filologia e Letterature del Mediterraneo occidentale in relazione alla Sardegna (XX ciclo), relatori Angelo Castellaccio, Maria Margherita Satta, Università degli Studi di Sassari, a.a. 2008-2009, pp. 82-96. 30 L’atto porta la firma dalla dott.ssa M. Assunta Lorrai (Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Sardegna - M.I.B.A.C). https://www.sardegna.beniculturali.it/it/466/beni-dichiarati-di- interesse-culturale/14426/sardara . L’INGEGNERE SAVOIARDO FRANCESCO MARÉCHAL E LA COSTRUZIONE DELLA STRADA REALE

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