Aristana - Culture e architetture del Mediterraneo
11 ARISTANA Il progetto di “Aristana” nasce per andare incontro alla crescente domanda di approfondimenti culturali proveniente non solamente dalle sedi più titolate ma anche dagli studiosi liberi, da quelli afferenti a sedi universitarie, dal mondo della cultura locale e dell’associazionismo, dal mondo della scuola. I social, che in modo dirompente entrano negli argomenti più delicati travolgendo con poche sentenze materie e metodi, e spesso la sostanza stessa dei ragionamenti, se utili per certi versi, non possono costituire la prevalente fonte di diffusione delle novità culturali. “Aristana”, promossa dalla Fondazione Oristano e sostenuta da un gruppo di studiosi di estrazione universitaria, si propone quale luogo di incontro culturale su temi che, pur proposti in chiave regionale, si prestano ad essere affrontati in territori più vasti e a ricevere opinioni di confronto e critica. In effetti si può sostenere che gli approfondimenti di tematiche locali o regionali, purché fondati su solide basi documentarie e con attenzione alle cornici disciplinari, possano oggi essere considerati quali fondamentali apporti di sostegno alla ricerca e stimolo all’incontro tra studiosi lontani. “Aristana”, pur incentrata su tematiche di natura storica che interessano l’architettura, l’urbanistica storica, l’arte e il paesaggio, si propone quale tavolo di discussione con discipline vicine, in primo luogo l’archivistica, l’archeologia, la geografia e i beni culturali, verso obiettivi comuni di studio, scelti dal comitato scientifico di anno in anno per divenire l’oggetto di numeri di taglio monografico. Chiaramente l’apporto di tutti gli autori, se pure preziosissimo, solo in parte affronta il quadro delle problematiche; però, riteniamo tutti, può costituire un ottimo inizio per attivare nuove linee di interesse, studio e ricerca. “Aristana” prediligerà tematiche nuove, talvolta insolite e meno frequentate nei classici progetti di ricerca, però determinanti nel dare voce non solo ai territori e alle realtà minori, ma anche alle tantissime monumentalità che costituiscono il più diffuso e meno notato patrimonio delle nostre regioni. In questo numero parleremo di strade storiche e di percorsi che, apparentemente perduti nel paesaggio, costituiscono una rilevantissima risorsa per la sua nuova interpretazione. Chiederemo spesso aiuto a specialisti e studiosi, anche delle regioni mediterranee storicamente vicine alla Sardegna. Li ringraziamo fin d’ora, così come ringrazieremo sempre i nostri lettori per l’attenzione che vorranno riservarci. Editoriale Foto IV Uras, ingresso sud del paese, ex Strada Reale, ora complanare ovest-via Eleonora. MARCO CADINU Direttore scientifico Aristana cadinu@unica.it
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