NOSTRA SIGNORA DEL RIMEDIO DI ORISTANO - Storia, fede e devozione
- 99 - IL RESTAURO DELLA STATUA LIGNEA POLICROMA RAFFIGURANTE LA VERGINE DEL RIMEDIO Anna Rita Fodde · Anna Sanna DESCRIZIONE DELL’OPERA La statua lignea, appartenente al Santuario del Rimedio di Oristano, è datata tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo. Non è possibile constatare il nome dell’au- tore poiché non esistono documenti a riguardo, ma la bottega è sicuramente sardo – campana. L’opera raffigura la Vergine del Rimedio in posizione eretta, con il braccio destro che regge il Gesù Bambino benedicente seduto sopra un globo. Nonostante le spesse ridipinture è possibile capire la qualità della scultura, intagliata finemente, come di- mostrano i segni di lavorazione lasciati sulla superficie dei capelli del Gesù Bambino. Attraverso le mancanze di materiale pittorico, si scorge la presenza di colle e resine per impermeabilizzare il legno di supporto e gli strati preparatori mentre le tecniche pittoriche sembrano essere conformi alle metodologie dei secoli XVI e XVII. Per gli incarnati si riscontra l’uso di una base di giallo ocra sulla quale poi sono stati stesi, a velatura, gli altri colori con gradazioni tonali dal bianco al rosso. Le vesti sono invece decorate con lamina d’oro la cui applicazione sembrerebbe a guazzo sopra uno strato di bolo. Le ridipinture in epoche successive non permettono di compren- dere se sono presenti segni di una lavorazione a incisione tipica dell’Estofado. ACCENNI STORICO - ARTISTICI L’attuale Basilica del Rimedio (l’edificio fu consacrato il 13 maggio 1956), sorge sopra un antico insediamento, molto probabilmente di età nuragica. Dove oggi sorge la Basilica era ubicata la chiesa del villaggio di Nuracraba, mai cresciuto a sufficienza anche a causa delle frequenti inondazioni del Tirso, e che finì praticamente spopola- to a seguito soprattutto della devastante pestilenza che colpì il territorio ai primi del ‘700. Scomparso il paese nel 1747 non scomparve, invece, il culto della Vergine del Rimedio che, non solo permaneva, ma aumentava. La chiesa, divenne meta di pellegrini sempre più numerosi e fu spesso rima- neggiata ed ampliata. La struttura attuale, nelle sue linee principali, risale ai primi dell’800. La leggenda vuole che l’edificio attuale sia stato realizzato da un sedilese, che, messo alla tortura come sospetto protettore di pericolosi malviventi, si racco- mandò alla Madonna del Rimedio, invocandola in sua protezione. Il santuario, sempre più frequentato, proseguirà ad allargare la sua fama ed il 7 settembre del 1952 vivrà, con grande presenza di popolo, la solenne incoronazione della B.V. del Rimedio, alla presenza del cardinale Federico Tedeschini, dell'Episco- pato sardo e delle Autorità diplomatiche, civili, militari e politiche dell'Isola. La Madonna del Rimedio fu proclamata “Patrona della Diocesi” con Breve Apo- stolico del 31 maggio 1954, alla presenza del Card. Ottaviani che presiedette la so- lenne cerimonia il 5 ottobre dello stesso anno.
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