Il Codice di Lucano

- 7  - ARCHIVI E BIBLIOTECHE, STORIE E PERSONE Le storie degli archivi sono sempre legate alle storie e alle scelte delle persone. L’appassionante ricostruzione storica condotta sulle fonti dell’archivio storico comunale, che Antonella Casula conosce e interpreta con maestria, ci conduce dalla fine dell’Ottocento al 1950, quando il sindaco Annis scelse di affidare nelle mani dell’economo del Comune, affinché lo custodisse in cassaforte, il prezioso codice miniato medievale contenente il cosiddetto Lucano oristanese appena ri- entrato da Cagliari, dove la Soprintendenza bibliografica per la Sardegna lo aveva tenuto al riparo dai rischi della guerra. Quella determinata scelta del Sindaco determinò la successiva conservazione del manoscritto tra i testimoni più antichi del ricchissimo archivio comunale di Oristano e fa sì che oggi io sia qui a scriverne in qualità di Soprintendente archi- vistica della Sardegna. Anche le storie delle biblioteche sono legate alle storie e alle scelte delle per- sone. L’attenta analisi condotta da Gian Matteo Corrias e le interessanti ipotesi formulate nello studio che qui si pubblica ci permettono di immaginare le vicende attraverso i secoli del nostro Lucano, un volume di probabile provenienza eccle- siastica, sebbene di natura non religiosa, che ha solcato il mare per giungere in territorio arborense: chi lo ha commissionato allo sconosciuto amanuense tosca- no, in quale contesto – laico o ecclesiastico – è stato prodotto, a quale scopo, e chi lo ha usato? Queste domande poniamo alle testimonianze scritte del passato per comprenderne – attraverso la storia della loro produzione e del loro uso – le vicende e le intenzioni degli uomini che le hanno realizzate. E indubbiamente la storia di questo codice merita ancora attenzione e ulteriori indagini, soprattutto comparative, allo scopo di approfondire alcune delle proposte avanzate: la retro- datazione al XIII secolo, l’attribuzione all’area pisana, il collegamento con l’am- biente culturale dei frati minori di Oristano e con la stessa corte di Mariano II. E ancora una scelta, quella operata oggi dal Comune di condividere con la col- lettività la storia del codice di Lucano, dopo averne garantito nel 2012 la piena consultabilità attraverso la sua digitalizzazione, rappresenta un ulteriore passo nella valorizzazione dell’Archivio storico comunale, del suo notevole patrimonio documentale e del suo altrettanto prezioso patrimonio di conoscenze, alle quali la Soprintendenza archivistica presta pieno sostegno e partecipazione. Monica Grossi Soprintendenza archivistica della Sardegna Ministero della Cultura

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