Costruttori di Stelle

9 Akira Inumaru, Hans Georg Berger, Jean Claude Borowiak, Evelyne Galinski, Gigi Rigamonti, Alejandro Robles, Tineke Smi- th sono artisti che non si conoscono tra loro, ma in questi mesi hanno lavorato a un tema comune. Si sono interrogati, han- no sperimentato, prodotto, selezionato. Ognuno è entrato in contatto attraverso l’arte con il proprio universo. Tutti, senza parlarsi e confrontarsi, come le stelle bril- lano di luce propria. Costruttori di stelle è una fucina che tra- sborda di idee, riflessioni inutili e profon- de, gioco e vita. Tutto si mischia, tutto si evolve. Una mo- stra di arte contemporanea che guarda al cielo e al simbolo per parlare di umanità, di realtà. Akira Inumaru ha ripercorso con occhi nuovi le sue falesie di carta erose dalla luce solare. Hans Georg Berger offre la sua profondi- tà meditativa nella compostezza formale e sapiente dei ritratti dell’anima. Jean Claude Borowiak e Evelyne Galinski spaziano a quattro mani dalla materni- tà scultorea delle radici terrene all’aerea speculazione spaziale delle installazioni, per approdare al cerchio dei segni nell’ef- fimero mandala. Un’opera in divenire de- stinata a dissolversi. Gigi Rigamonti crea mondi altri per os- servare con occhi limpidi il gioco della ca- sualità che si trasforma in forme colorate. Meteoriti millenarie cadute sulla terra che hanno conosciuto le stelle. Alejandro Robles architetta punti di vista mobili, di stelle, osservatrici di uomini re- plicanti. Silenziose testimoni di dolori e ferite ma portatrici di speranza. Guardare le stelle per Robles è immaginare possibi- lità migliori, forme nuove e infinite. Tineke Smith ha sempre avuto la propen- sione a esplorare l’universo. Con i suoi materiali lattiginosi, metallici, a volte re- litti caduti dal cielo o scale trasparenti per arrivare a toccare orizzonti invisibili. E fili e croste terresti e lune e corpi celesti che fluttuano nell’atmosfera imperturbabile e misteriosa . Sottolineano la sua materiali- tà sospesa e sottile. I Costruttori di stelle mettono insieme pezzo per pezzo, creano opere, lavorano con le mani, con le idee, con le immagini, con le emozioni, con la spiritualità. Il no- stro compito è quello di assecondarli, di curare la loro capacità di esprimersi attra- verso azioni concrete. I Costruttori di stelle guardano all’utopia e conoscono gli strumenti del fare. Il loro messaggio che ha attraversato gli spazi si- derali, si deposita sulla terra accanto alle vite delle persone. Le loro opere sono pro- tagoniste e testimoniano la forza della co- noscenza. A noi rimanemetterci in cammi- no, accompagnati dai testimoni dell’arte. A me il privilegio di aver lavorato dietro le quinte e di godere della loro fiducia, di vivere insieme l’esperienza unica e stra- ordinaria dell’arte contemporanea, di tra- smetterla, quella che nasce e vive nel no- stro tempo. Grazie ai costruttori di stelle che tracciano la strada, seminano campi fecondi e hanno il dono della purezza, ca- paci di distendere il sorriso alla sorpresa. E grazie a chi ogni giorno si cimenta nel- la complicata e difficile impresa di creare opportunità per la collettività che cresce e coltiva la cultura. Grazie a Akira, a Hans, a Jean Claude, a Evelyne, a Gigi, a Aleja- ndro, a Tineke, a Francesco, a Andrea, a Massimiliano, a Maria Rimedia, a Sandro, a Nadia, a Franco, a Stefano, a Alessan- dro, a Gabriele, a… tutte le stelle che con la propria luce costruiscono un tassello per offrire agli altri progetti realizzabili e con- creti, portatori di significati e di bellezza. Stasera sarò il vento il cielo limpido tra le stelle d’argento… (da Trasparenze di Giovanni Bernuzzi)

RkJQdWJsaXNoZXIy MjA4MDQ=