L’origine è la meta

176 Carlo Contini e la ceramica L’esperienza di Carlo Contini nell’arte della ceramica inizia a delinearsi nella prima metà degli anni Cinquanta. Nel 1950 nasce a Oristano la Scuola di Avviamento Professionale della ceramica. Diretta da Vincenzo Urbani, Contini vi insegna Disegno e decorazione fino alla chiusura del 1959. Egli, oltre a insegnare, frequenta i la- boratori di ceramica e realizza creazioni vicine al registro stilistico e figurativo del- la sua pittura, usa l’argilla e le smaglianti vernici per accentuare la deformazione di certe figure e l’originalità di combinazio- ni cromatiche. Anche in ceramica i temi prevalenti sono il folclore, i riti sacri ma anche il mondo del lavoro e della scuola. Pannelli, oggetti ornamentali e funziona- li esprimono spesso e volentieri una gio- iosa esplosione cromatica e variopinta e non manca neppure il linguaggio sobrio ed essenziale dall’accento espressionisti- co in scene di Via crucis, confratelli e vita scolastica dove insegnanti e alunni, come in un rilievo medioevale, vengono effigiati mentre lavorano. Del 1961-62 sono i pannelli per la Scuo- la elementare di Via Bellini realizzati con Arrigo Visani, preside dell’Istituto d’arte di Oristano mentre del 1963-64 è il fregio per la Scuola media n. 3 di Viale Diaz. Gli anni Sessanta Tra la fine degli anni Cinquanta e Ses- santa Cagliari e Sassari diventano luogo frequentato da numerosi giovani artisti che a volte si riuniscono in gruppi, pro- muovono e organizzano mostre, dibattiti e incontri su contenuti stilistici vicini alle nuove proposte della neoavanguardia informale. Con la mostra personale nel dicembre del 1960, in cui Carlo Contini espone oltre quaranta opere, le elabora- zioni tecniche ed espressionistiche vici- ne alle avanguardie emergono sempre di più nonostante il legame ancora stretto con l’arte figurativa sarda. A Sassari, Mauro Manca dirige l’isti- tuto Statale d’Arte dal 1961 e inizia un “energico” svecchiamento del corpo do- cente chiamando artisti come Aldo Conti- ni, Paola Dessy e Gavino Tilocca che ade- riscono all’associazione “ Realtà Nuova ”. Nel frattempo a Oristano, sempre nello stesso anno, nasce anche a Oristano l’I- stituto Statale d’Arte che il 6 novembre assume Carlo Contini come docente di Disegno dal vero, dopo che un’apposi- ta commissione gli assegna il punteggio massimo per titoli artistici e professionali. In questo clima così vivace di arte e di cul- tura, Contini si muove in varie direzioni, ovvero sia verso il realismo espressioni- stico che verso il surrealismo metafisico e l’astrattismo informale. L’uso di nuovi materiali come vernici, juta, colle e carto- ni è in sostanza l’indice di “rottura” con i sistemi tradizionali. Aperto e aggiornato com’è verso le cor- renti artistiche d’avanguardia, Contini basa il suo insegnamento soprattutto sul lavoro dei giovani e attraverso il disegno insegna ai suoi alunni l’uso delle diverse tecniche e i problemi connessi alla per- cezione e alla rappresentazione visiva. Alcuni di questi allievi frequentano il suo studio dove potenziano e personalizzano i suoi insegnamenti di pittura. Nonostante l’impegno scolastico, dipinge assiduamente, viaggia e partecipa a nu- merose esposizioni regionali e nazionali.

RkJQdWJsaXNoZXIy MjA4MDQ=